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Hyun Man Myung vs Tae Sung 'Taisei Ko' Hong
Min Ho Song vs Nae Chul Kim
Su Jung Lim vs Chen Qing
Chi Bin Lim vs Tahir Menxhiqi
Tae Young 'Taiei Kin' Kim vs Catalin Morosanu
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Il portale dedicato a Thaiboxe -Kickboxing - K1 style - Full - Savate
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ed Arti Marziali in generale dal 2001!
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Hyun Man Myung vs Tae Sung 'Taisei Ko' Hong
Min Ho Song vs Nae Chul Kim
Su Jung Lim vs Chen Qing
Chi Bin Lim vs Tahir Menxhiqi
Tae Young 'Taiei Kin' Kim vs Catalin Morosanu
Miete successi il piccolo talento della pugilistica lucchese . Nel quinto criterium regionale il giovanissimo allievo di Giulio Monselesan ha sbaragliato la concorrenza e ora punta ai campionati italiani di categoria .
Nel quinto Criterium regionale quinta vittoria per Edoardo Cammarota ( Pugilistica Lucchese ) nella categoria dei cangurini . Primo posto anche per la coppia formata da Leonardo Monselesan e Riccardo Cammarota .
Per il secondo anno consecutivo Edoardo Cammarota rappresentera' la Toscana ai campionati italiani della categoria in programma il 31 ottobre e il primo novembre a Sangemini , in provincia di Terni . Nel 2008 conquisto' la medaglia di bronzo . Stavolta il giovanissimo allievo di Giulio Monselesan punta decisamente a migliorarsi .
La nuova stagione è ormai iniziata, e come sempre, Vi
teniamo aggiornati su quelli che saranno i nostri prossimi
appuntamenti stagionali.
Rinnoviamo, come sempre, il nostro impegno, proponendo un
buon numero di eventi a CONTATTO PIENO per i quali ci
occuperemo del matchmaking, ed alcune novità tra cui una
sostanziale revisione del regolamento del Grappling sulla
base dell'esperienza maturata, e i suggerimenti dei coach
partecipanti alle precedenti edizioni, già disponibile sul
sito. Un nuovo appuntamento per il contatto leggero che
vedrà i migliori atleti Italiani di questa disciplina
affrontare atleti stranieri.
Il calendario completo (in fase di continuo aggiornamento)
è disponibile sul sito http://www.mma-italy.com alla voce
"CALENDARIO".
Qui gli Appuntamenti più IMMINENTI:
18 Ottobre 2009 - Stage di BASE di MMA, aperto a tutti. In
questo stage sarà possibile provare alcune tra le tecniche
più comuni di questo sport.
Durante questo stage sarà possibile anche vedere e fare
domande sul regolamento MMA sia per il contatto pieno, che
contatto leggero.
Per informazioni: tazio@mma-italy.com
7 NOVEMBRE 2009 - GOLDEN LEAGUE - GENOVA. Galà di sport da
combattimento a contatto pieno. MMA-ITALY presenta 2 match
di MMA. (Chi volesse proporre atleti o proporsi come tale
per questo evento o altri che organizzeremo, può farlo,
compilando la scheda "FIGHTERS" sul sito).
14 NOVEMBRE 2009 - 1° TAPPA CAMPIONATI ITALIANI MMA-LIGHT
E GRAPPLING - CORNAREDO - MILANO.
MMA-ITALY Staff
http://www.mma-italy.com
info@mma-italy.com
Mercoledì 30 settembre, alle ore 11, al Maresana Resort di Ponteranica, si terrà la conferenza stampa di presentazione di due grandi eventi organizzati dall’Associazione dilettantistica Bergamo Boxe che promettono emozioni e voleranno oltre le soglie del pur vasto pubblico di appassionati di boxe.
L’evento clou è in programma venerdì 23 ottobre all'Italcementi di Bergamo dove Luca Marasco difenderà per la prima volta il tricolore dei pesi leggeri al cospetto del pericoloso ventisettenne Simone « Chico » Califano , pugile romano dal pugno pesante , precedentemente già stato in possesso del medesimo titolo .
Dal 2 al 7 novembre, con l’organizzazione sempre di Bergamo Boxe , si svolgeranno invece i campionati lombardi dilettanti : i migliori pugili , dilettanti 1ª e 2ª serie della Lombardia , approderanno a Bergamo per il prestigioso evento annuale
Megathai si conferma n 1 nella visione nel web italiano!
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GRAZIE a tutti!
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Jerome Le Banner vs Musashi
Peter Aerts vs Alistair Overeem
Badr Hari vs Zabit Samedov
Consapevole della fondamentale importanza della preparazione atletica in tutti gli sport moderni (a partire proprio dagli sport da combattimento), la WFC Italia ha deciso di completare la formazione dei propri tecnici con un corso dedicato esclusivamente alle metodologie di condizionamento fisico specifiche per atleti di sport da ring.
Requisiti per accedere al corso: Età minima 18 anni e una comprovata attività, nell'ambito degli Sport da Combattimento, di almeno 3 anni in modo continuo. La durata del corso è stimata in 32 ore suddivise in giornate di Teoria e Pratica. Alla fine del corso è previsto l'esame di idoneità. Per essere ammessi all'esame di fine corso, bisogna aver frequentato tutte le lezioni, in caso contrario è previsto il congelamento delle presenze effettuate, fino al conseguimento di tutte le presenze. Il costo dell'intero corso, compreso il materiale didattico, è di 450 €. Il rilascio del Diploma finale è subordinato al versamento di 50 €. Ogni appuntamento è considerato un seminario di aggiornamento tecnico, pertanto è aperto anche a qualsiasi praticante non iscritto al corso, che versando la quota di 65,00 €. potrà partecipare alla lezione (previa pre-iscrizione).
DOCENTI:
Dott. Giuseppe Cimadoro
Laurea in scienze motorie;
Master’s Degree in Scienze e Tecniche dello Sport;
Ricercatore all’università di Digione (Francia), facoltà di scienze motorie;
Allenatore di Kickboxing;
Responsabile WFC Italia della preparazione fisica della nazionale
Dott. Maurizio Buriani
Dottore in Scienze Motorie e dello Sport
Maestro di Pugilato (CONI), Thai Boxe, Kick Boxing, Boxe
Francese;
Preparatore atletico professionista (AC Milan e numerosi atleti pro, tra i quali pugili e kickboxer);
Date e argomenti trattati:
18 OTTOBRE 2009
“L’ALLENAMENTO DELLA FORZA PER GLI ATLETI DILETTANTI, NEL PERIODO PRE-COMPETITIVO”
Con l’avvicinarsi della competizione, gli aspetti tecnico-tattici e le esercitazioni di sparring, sono il contenuto principale delle sedute di allenamento. Le qualità atletiche vanno contemporaneamente salvaguardate, pena la non ottimizzazione della forma sportiva. Il seminario intende fornire spunti su come mantenere i livelli di forza acquisiti dall’atleta nel periodo subito precedente alla competizione sportiva.
8 NOVEMBRE 2009
“L'ALLENAMENTO E IL SOVRALLENAMENTO”
Cosa si intende per allenamento e sovrallenamento.
L’allenamento e la sua evoluzione negli anni, dalle teorie dei greci ai teorici dei giorni nostri, per capire al meglio le metodiche e l’essenza della sua programmazione.
Come evitare il sovrallenamento.
22 NOVEMBRE 2009
“FATICA, SISTEMA EMOPOIDEMICO E NUTRIZIONE
DIFFERENZE TRA L'ATLETA UOMO E L'ATLETA DONNA”
Approfondiamo l’aspetto della fatica, è necessario riconoscerla per evitare di cadere nella flessione negativa dei risultati agonistici e comunque non arrivare alla gara in condizioni ottimali.
Qual è la benzina del corpo umano, dove si produce e da che cosa.
Anche nel nostro corpo produciamo scorie nel produrre e consumare benzina, ma queste ultime sono davvero dannose e del tutto inutilizzabili?
Cosa avviene nel nostro sistema durante il movimento?
Acido lattico e prestazione.
Tra l’uomo e la donna non vi sono solo differenze estetiche, andiamo a coglierne gli aspetti atletici, e a sfatare alcune credenze spesso errate.
SABATO 7 FEBBRAIO 2010
“RESISTENZA ANAEROBICA LATTACIDA DEL KICKBOXER, COME ALLENARLA”
Il metabolismo energetico utilizzato dal kickboxer durante la gara sportiva, è in buona parte anche anaerobico lattacido. Organizzare esercitazioni basate su presupposti scientifici e pratici, permette di sviluppare nel modo più ottimale la resistenza lattacida. Mezzi e metodi di allenamento vengono proposti per arricchire le possibilità di proposte allenanti all’interno delle sedute di allenamento.
28 FEBBRAIO 2010
“VELOCITA’ SUL RING, DALLA QUALITA’ FISICA ALL’ABILITA’ COGNITIVA”
La rapidità delle azioni dei praticanti degli Sport di Combattimento, sono spesso determinanti al fine del risultato. In particolare negli sport da ring come pugilato, kickboxing, k1, etc, effettuare azioni di braccia, di gambe o combinate in modo molto rapido è un grande vantaggio. La rapidità intesa come gesto atletico, non è però sufficiente, infatti essa è influenzata dal timing dell’atleta e dalle sua abilità decisionali. Un intrigante viaggio, per capire come integrare la rapidità intesa come movimento gestuale fine a se stesso, con la rapidità dipendente dalle abilità cognitive dell’atleta.
9 MAGGIO 2010 “NOZIONI DI PREPARAZIONE FISICA NEGLI SPORT DA COMBATTIMENTO”
La velocità negli sport da combattimento
Lo sviluppo della rapidità nelle sequenze di attacco degli Sport da Combattimento
“PREPARAZIONE ATLETICA E PROGRAMMAZIONE:
DIFFERENZE TRA IL DILETTANTE E IL PROFESSIONISTA”
Concetti generali sulla programmazione della preparazione atletica
Differenze fondamentali tra la programmazione dell’allenamento degli atleti dilettanti e gli atleti di alto livello, approfondendo la tematica sull’atleta di alto livello.
30 MAGGIO 2010
“PROGRAMMAZIONE DELL’ALLENAMENTO”
Negli Sport di Combattimento, soprattutto a livello dilettantistico, gli atleti effettuano competizioni che vengono in precedenza programmate. Molto più spesso l’atleta e il suo staff, devono far fronte a richieste di competizioni (come gala, inviti, etc..) non
previste. Si affronterà il problema della programmazione dell’allenamento per ottimizzare queste problematiche.
20 GIUGNO 2010
DALLE ORE 9.00 IN POI ESAMI PRATICI E TEORICI
INFO: http://www.francoscorrano.it
ok ragazzi il 26 settemebre ore 9.30 diretta (o differita) del k1 essendo un servizio gratuito non c è certezza! solo www.megathai.it/live.asp
“ Gino Bondavalli merita sicuramente di essere tenuto presente alla memoria dei reggiani con una strada a lui dedicata. Consentitemi una metafora pugilistica, che in questo caso è calzante: la mozione proposta oggi non fa che ‘sfondare’ una porta già aperta, in termini di disponibilità della Giunta”.Così l’assessore allo Sport, Mauro Del Bue, – ha presentato una mozione che invita la Giunta a dedicare al celebre pugile reggiano Gino Bondavalli una strada della città. La mozione, di cui si riporta il testo di seguito, è stata approvata all’unanimità .
Bondavalli, ha ricordato fra l’altro l’assessore Del Bue che è autore del volume Il poker del pugile-la vera storia di Gino Bondavalli, è stato l’unico pugile a detenere nello stesso anno, il 1942, ben quattro titoli: il pesi Gallo e pesi Piuma italiani ed europei.
“Gino Bondavalli è stato il pugile reggiano più famoso al mondo. Iniziò la sua attività dentro le tende di un circo, come usava in quei tempi, quando la boxe era uno dei tanti intrattemementi popolari; da questa prima esperienza Bondavalli formò il suo carattere di atleta e comprese che la difesa migliore era la velocità di esecuzione, da qui il soprannome di ‘girandola’.
Successivamente, la passione si trasformò in professione e dopo oltre 100 combattimenti, disputati nei dilettanti, passò professionista ed avvenne la sua esplosione agonistica, che lo portò a fare incetta di titoli italiani ed europei nelle categorie Gallo e Piuma. Bondavalli è stato atleta da record, che nessun altro reggiano ha eguagliato, nella boxe”.
PARAMARIBO, Suriname - 7 of AUGUST 2009 - WKN INTERCONTINENTAL THAI BOXING CHAMPIONSHIP . 62,100 kg . 5×3 mn - Angelo SIMSON ( SURINAME .WKN World amateur champion ) wins on point vs Jusin GRECKOWICKS ( USA )
AMATEUR WKN INTERCONTINENTAL TITLE
Rudsel Nisia (Curacao) 79,600 kg vs Regillio Bodie (Surinam) (W) by TKO-3 B-Class
(W) = Wins by points
Carlos de la Paz (Curacao) 64,400 kg vs Miqueas zousa de Oliviera (W) (French Guyana) A class
Christian Palacio (Argentine) 69,900 kg vs Ajay Balgobind (Sur/Holland) (W) by KO-1 A-Class
Juan Francolino (Argentine) 85,500 kg vs Leon Midema (Sur/Holland) (W) by KO-1 A-Class
Jason Galka (USA) 69,900 kg vs Anthony Nekrui (Surinam) (W) by TKO-3 A-Class
Ismael Michel (French Guyana) 76,400 kg vs Dion Halfhide(Surinam) (W) C-Class
Alard Held (Surinam) 66,700 kg vs Cedric Manhoef (Surinam) (W) N-Class
Emile Pariz Souza (French Guyana) 69,900 kg vs Jimmy Noter (Surinam) (W) C-Class
Boaz Longin (French Guyana) 69,900 kg vs Anwar Karster (Surinam) (W) C-Class
Remy Vectol (W) (French Guyana 79,400 kg vs Rivelino Dongo (Surinam) C-Class
Fight Card-
Mirko Crocop Filipovic vs Junior dos Santos
Rich Franklin vs Vitor Belfort
Rafaello Oliveira vs Nik Lentz
Rick Story vs Brian Foster
Fight Card
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Diretta dal portale www.megathai.it/live.asp ufc ore 4:00 server permettendo!
passa parola !
Vitor Belfort vs. Rich Franklin
Mirko Cro Cop vs. Junior Dos Santos
Martin Kampmann vs. Mike Swick
Frank Trigg vs. Josh Koscheck
Hermes Franca vs. Tyson Griffin
Cole Miller vs. Efrain Escudero
Jim Miller vs. Thiago Tavares
Dan Lauzon vs. Rafaello Oliveira
Paul Daley vs. Brian Foster
Drew McFedries vs. Tomasz Drwal
Eliot Marshall vs. Jason Brilz
Vladimir Matyushenko vs. Igor Pokrajac
Rob Emerson vs. Rafael Dos Anjos
Ogni volta che entri in una palestra di pugilato ti alleni e comprendi che è tutta una pratica incentrata sul renderti insensibile al dolore. ll pugilato rimane l'ultimo sport epico perché si fonda su regole della carne che pongono l'uomo di fronte alle sue possibilità. Anche l'ultimo della terra con le sue mani, la sua rabbia, la sua velocità può dimostrare il proprio valore. Il combattimento diviene un confronto con questioni ultime che la vita contemporanea ha reso quasi impossibile. Solo sul ring capisci chi sei e quanto vali veramente.
Quando combatti non conta il diritto, non conta la morale, non conta nulla se non le tue mani, i tuoi occhi, le tue gambe. Non puoi mentire, nel contatto fisico. Non puoi chiedere aiuto. Se lo fai, accetti la sconfitta. E' tutto lì con te e non hai altro che te. E lì sul ring può accadere davvero di tutto. Forza disciplinata dalla ragione, forza che si piega alla ferrea volontà.
Vedere Mirko combattere, dopo la sfortuna degli ultimi anni, è stata un'emozione fortissima. Gli è capitato di tutto, compreso arrivare secondo ai mondiali di Chicago perché combatteva con una mano rotta. Alle Olimpiadi ha perso la concentrazione e un cubano assai meno bravo di lui l'ha battuto. Ma lui sapeva di valere. Claudio De Camilliis capo del settore Fiamme Oro ci punta da anni: "E' il migliore che abbiamo. E ora il mondo l'ha capito!".
Domenico Valentino ha una regola fondamentale, il profondo rispetto per lo sfidante. Dal suo angolo non sentirai mai frasi tipo "ammazzalo, uccidilo". Mai. Si batte l'avversario. Punto. E' da sempre amico della nazionale uzbeka, però tempo fa mi disse: "Non amo i turchi perché quando vincono ti prendono in giro, ti sventolano la bandiera sotto il naso. Per il resto: tutti fratelli combattenti". I pugili che hanno combattuto in questo mondiale sono portoricani, russi, ucraini, kazaki, uzbeki, bielorussi, cubani. I nuovi combattenti affamati.
I gladiatori che non hanno belle facce e non riescono neanche ad allenarsi in belle palestre. Vengono dalle periferie russe, sono tedeschi dal cognome turco, cubani magri e nervosi. Qui lo sport non ha zeri milionari. Chi vince la cintura di campione mondiale guadagna trentamila euro. Ci si allena in palestre fatte più per addestrare che per pugilare e basta. Ma è questa la forza di una disciplina in cui ormai, almeno in Italia, gli sponsor non investono più. E' questa la forza di uno sport che nel sud Italia non attira l'attenzione delle mafie perché nel giro non circolano più molti soldi. E poi, le regole del pugilato sono incompatibili con quelle dei clan.
Uno contro uno, faccia a faccia. La fatica dell'allenamento, il rispetto della sconfitta. La lenta costruzione della vittoria. Non è l'esito di un incontro a stabilire chi veramente è più forte. Più che la vittoria, conta l'assenza di senso che occorre sostenere per potervi salire e starci, su quel ring. Conta il saperci stare dentro quella vita. Agonismo e agonia.
Un incontro memorabile è stato quello contro Marcel Schinske a Helsinki nel 2007. Il pugile tedesco tentò una strategia d'attacco ma sbagliò tutto e si scoprì, errore fatale se combatti con un pugile veloce che si chiama Valentino. Infatti Mirko gli infilò subito un diretto al mento così forte che Schinske non solo andò a tappeto immediatamente, ma cadde rigido, le braccia bloccate ancora in guardia, gli occhi rivoltati all'insù.
Domenico Valentino non dimenticherà mai più quel diretto. "Ho sentito come una scarica elettrica in tutto il braccio. Mai avevo sentito una cosa così. È come se tutto il suo dolore mi fosse entrato dentro. Mi sono spaventato perché dopo essere andato Ko ha iniziato anche a scalciare come un epilettico". Pensava di averlo ucciso e così iniziò a piangere disperato. Ha singhiozzato per quaranta minuti, solo quando si è assicurato che stava bene s'è calmato. Può sembrare incredibile ma è così: salire sul ring per buttare giù un avversario e una volta buttatolo giù preoccuparsi che non si sia fatto troppo male, che possa continuare a essere uomo e pugile.
Il pugilato, con le sue palestre spoglie, spartane, è in grado di restituire alla parola "onore" il suo significato originario. Di riscattare questa parola, sequestrata dalle mafie. Considerata ormai impronunciabile e che invece fa riferimento a qualcosa che ti porti dentro e che segui al di là delle dinamiche del calcolo dei costi e dei benefici. Agisci perché è giusto. E comprendi che l'onore è qualcosa che esiste dentro di te, al di là delle leggi, della educazione e della reputazione che hai. E sono stato contento di essere testimone delle lacrime di Domenico Valentino, campione del mondo che si è giocato tutto per questo trofeo. Ha rinunciato a tutto per ottenere ciò che per lui contava più di tutto: dimostrare cosa significa essere un pugile, un uomo, e un uomo del sud.
E' facile comprendere che questi due giovani uomini, Valentino e Cammarelle, sanno cosa significa l'onore. Pochi giornalisti qui. I pugili di questa sera non erano divi da reality, non sfilavano, e quindi non attraevano. C'erano molti muratori ucraini, molti operai russi, migranti venuti a tifare dagli spalti per i pugili. Ma lo stadio non era pieno. Ma da questi ragazzi ci sarebbe molto da imparare.
La loro forza e la loro resistenza dicono molto più di cento comizi. E dal forum di Assago, mentre si diffonde l'odore acre del sudore inzuppato nei calzettoni, mi viene in mente che gli incontri li vince sempre chi ha voglia di riscatto, chi ha voglia di migliorare se stesso e il mondo in cui vive. Vince chi sente forte, più di qualsiasi altra cosa, l'esigenza di dimostrare a se stesso e agli altri che tutto può cambiare.
QUI AL FORUM di Assago tutto il chiasso della politica e degli scandali sembra star lontano. Qui sembra essere un'altra dimensione. Qui ci sono i campionati del mondo di boxe. E ora siamo Campioni del mondo. Due pugili, uno di Marcianise, l'altro di Cinisello Balsamo (ma di genitori lucani) sembrano aver risollevato con le loro mani la dignità e l'onore di un paese. Nello spazio del ring, in uno stadio semivuoto di periferia, Domenico Valentino e Roberto Cammarelle, campioni del mondo peso leggero il primo e supermassimo il secondo, hanno mostrato che disciplina, lavoro, impegno e una ossessiva passione possono portare ai massimi traguardi.
Anni passati a modellare il sacco, a guardarti allo specchio, a disciplinare te stesso, "Sono anni che non vedo mai la notte, vado a dormire di sera, alle 22 al massimo", dice il campione del mondo Domenico Valentino, il re di Marcianise, il più forte peso leggero in circolazione in questo momento. Il più elegante e dinamico che abbia mai visto in vita mia. Veloce, tecnico, non dà tregua all'avversario. La sua strategia è semplice: "Tocca e fuggi, tocca e fuggi". Per campare anni fa faceva il parrucchiere per donne poi ha iniziato ad allenarsi a Marcianise, capitale della boxe dilettanti, e ha scoperto di essere un pugile.
Marcianise, poco più di quarantamila abitanti, è una delle capitali mondiali del pugilato, senza dubbio la capitale italiana. Ci sono tre palestre gratuite dove i ragazzi di tutto il Casertano vanno a tirare al sacco. Domenico Valentino è cresciuto nella palestra Medaglie d'oro, allenato da Raffaele Munno. Domenico, ma tutti lo chiamano Mirko. È il nome che la madre aveva scelto, solo che per rispetto verso il suocero gli ha poi messo il nome del nonno. Ma dopo aver pagato il debito all'anagrafe, l'ha subito chiamato Mirko. E Marcianise è da sempre il vivaio storico dei pugili in Italia.
Tutto ha origine dalla guerra. Dall'ultima guerra. Qui gli americani stanziati in Campania chiamavano come sparring partner i carpentieri e bufalari della zona, che si misuravano con i marines per un paio di dollari. E dopo esser riusciti a batterne parecchi, continuarono a combattere e misero su palestre e cominciarono a insegnare ai ragazzi del posto. Valentino è poliziotto, come Roberto Cammarelle e come la maggior parte degli atleti italiani, come la maggior parte dei giovani che si dedicano a sport per cui è sempre più difficile trovare sponsor. Invece la Polizia li arruola e ci crede.
Senza le Fiamme Oro non esisterebbe il pugilato dilettantistico. Quindi non esisterebbe più la boxe in Italia. Domenico Valentino in finale si è scontrato contro il pugile portoricano Pedraza che ha iniziato il combattimento chiuso come una persiana blindata. La sua guardia quasi gli impediva di guardare dinanzi a sé. Il primo round si è chiuso 1-1, la seconda ripresa invece si è aperta inaspettata perché Pedraza è riuscito a mettere a segno due punti colpendo il marcianisano; ma Mirko Valentino neanche se n'è accorto e ha cominciato a lavorare di gambe lanciando saette precise e schivando, spesso abbassandosi sulle ginocchia, i colpi del caraibico.
Valentino ha portato 20 colpi e l'altro uno solo, il match è rimasto in bilico fino al 6-4, poi Mirko ha piazzato due destri ed è stata medaglia d'oro. Roberto Cammarelle era carico come mai nella sua vita. Persino più che alle Olimpiadi. Quando sale sul ring questo gigante di cento chili per un metro e novanta, tutto intorno sembra minuscolo. Tutti lo danno già per vincitore: un oro olimpico, due trionfi mondiali, due bronzi e due argenti europei.
Il supermassimo di Cinisello è l'idolo di Assago. Contro l'ucraino Kapitonenko che sembrava assai più forte di quanto le voci lo raccontavano. Cammarelle al primo round è in difficoltà trovando di fronte un avversario veloce, ma poi, come sempre, trova la chiave giusta e già al secondo round sono sul 6-4, e con un gancio destro e un diretto sinistro manda quasi giù l'ucraino.
Nel terzo round Cammarelle ha dimostrato tutta la disciplina che contraddistingue la sua tecnica: non ha umiliato Kapitonenko che per i colpi subiti evidentemente aveva dei giramenti di testa. E così l'oro atteso è arrivato. E sono lì sugli spalti moltissimi immigrati del sud.
Cammarelle è di Cinisello Balsamo, ma il suo sangue è di Rionero in Vulture, cittadella lucana che da sempre subisce l'emorragia dell'emigrazione. La terra di Giustino Fortunato, uno dei più illuminati pensatori meridionalisti della storia. Da lì vengono quelli che stanno ai lati del ring a spronarlo. Solo loro ad esserci e non i colleghi atleti. Solo loro: i marcianisani arrivati con un pulmann, i moltissimi di Cinisello e i lucani di mezza Lombardia. Gli altri atleti italiani non hanno assistito alle finali. E Cammarelle e Valentino soffrono per questo. Valentino dice: "Non ci posso credere, eravamo una famiglia e ora? Cos'è? Invidia, cattiveria? Perché ci hanno lasciati soli gli altri atleti?".
In questa fase talmente complicata per l'immagine dell'Italia lo sport sembra tracciare una strada. E lo fa la boxe, perché non c'è impresa migliore di quella realizzata con le proprie mani. E i pugili concordano con questa frase di Omero. La boxe è rabbia disciplinata, forza strutturata, sudore organizzato, sfida di testa e muscoli. Sul ring o fai di tutto per restare in piedi oppure dai fondo alle tue energie e metti in conto di andare giù. In ogni caso combatti, uno contro uno. Non ci sono altre possibilità e nessun'altra mediazione.
Gianni Manzoni 11 settembre alle ore 8.27 Rispondi
La fine del campionato mondiale di pugilato è vicina. Dei 700 atleti che hanno iniziato a combattere dieci giorni fa ne sono rimasti solo 44, tutti con un unico obiettivo: salire sul gradino più alto del podio. Ognuno di loro sa che per arrivarci dovrà lottare fino allo spasimo: nessuno cederà il passo sul cammino verso la medaglia più ambita, specie adesso che la meta è così vicina. Queste semifinali arrivano dopo un giorno e una notte di pausa. Forse qualcuno ha dormito profondamente come il Gran Condé prima di Rocroi. Ma molti avranno vegliato ripensando ai colpi dati e a quelli subiti, alle schivate, ai movimenti e al gusto amaro del sangue. Perché dall’alba dei tempi il sapore della notte che precede la battaglia è sempre lo stesso.
Nell’insieme la squadra più forte era inizialmente parsa quella cubana, ma negli ultimi giorni la compagine caraibiche è stata decimata, mentre quella russa, composta da pugili meno estetici ma terribilmente efficaci e coraggiosi, è rimasta praticamente intatta. Quattro i cubani in lizza, mentre sono in otto a tenere alto l’onore della Santa madre Russia.
Tra i minimosca, 48 kg, il russo David Ayrapetian, di origine armena, è sicuramente l’uomo da battere. Un pugile apparso in uno stato di forma strepitoso. Dopo aver annientato lo spagnolo Nieve Linares ha tutte le chance per battere il coreano Shin, che pure ha dimostrato di muoversi molto bene sul ring, e di approdare in finale dove ha buone possibilità di incontrare il mongolo Purevdorj, fatto fuori al primo turno ai mondiali di Chicago nel 2007.
I pesi mosca, 51 kg, sono rimasti orfani del leoncino di Casoria, ingiustamente battuto da avversario, il mongolo Nyambar, e arbitri. L’asiatico dovrà vedersela con il russo Misha Aloyan e per lui sarà veramente durissima, oltretutto non avrà di certo il tifo del Forum a favore.
Tra i pesi gallo, 54 kg, il favorito è Leon Alarcon che combatterà contro il bulgaro Dalakiev. L’altro match vedrà protagonisti un altro russo, Eduard Abzalimov, e l’irlandese John Nevin. Anche in questo caso il favorito è il russo.
Vasyl Lomachenko, peso piuma, 57 kg, il pugile che combatte come una mangusta, ha buone probabilità di approdare in finale, ma Oscar Valdez, messicano, non è certo un buon cliente. Contro l’armeno Hovannisyan ha disputato un ottimo match e l’incontro di oggi sarà sicuramente uno dei migliori. Nella stessa categoria un altro russo, Serguey Vodopiyanov, ha buone possibilità di giocarsi il titolo.
Tra i pesi leggeri, 60 kg, tifiamo tutti per Domenico Valentino che è in ottima forma, anche se dovrà giocarsela con un osso molto duro, l’armeno Pkhakhadze, un pugile completo e dalle mani pesanti, che ha mostrato un repertorio impressionante di colpi e figure. Anche in questa categoria c’e’ un russo che potrebbe agguantare il titolo, il suo nome è Albert Selimov che combatterà contro il portoricano Pedraza.
La finale dei superleggeri, 64 kg, potrebbe opporre l’americano di origine messicana Frankie Gomez, un inesauribile macchinetta da pugni, e il favorito Roniel Iglesias, cubano, un pugile completo sotto ogni aspetto. Il primo se la vedrà con il kazako Svayev e il secondo con il mongolo Uranchimeg.
Nei welter, 69 kg, la sfida è tra l’uzbeko Mahmudov e il tedesco Jack Keth Culcay, e tra il russo Zamkovoy e il kazako Sapiyev, che avrà dalla sua il tifo dei numerosi e colorati sostenitori giunti in massa dalla steppa al Forum d’Assago.
Nei medi, 75 kg, sarà dura per l’indiano Vijender, che la scorsa volta ha potuto contare su un punteggio quantomeno generoso. In realtà non poteva capitargli peggio: l’uzbeko Abbos Atoev, campione mondiale dei mediomassimi, che è sceso di categoria e ha tutta l’intenzione di portarsi a casa il titolo. L’altro incontro opporrà il venezuelano Alfonso Blanco, un pugile con una scelta di tempo incredibile che fa pensare a una pantera, incrocerà i guanti con l’armeno Hakobyan.
Larduet Gomez, cubano, sfida il russo Beterbiev, nel match clou della categoria mediomassimi , 81 kg. L’altro match opporrà l’uzbeko Rasulov al francese di origine maghrebina Abdelkader Bouhenia.
Tra i pesi massimi, 91kg, il cubano Osmai Acosta Duarte incontrerà , francese. Il vincitore dovrà salire sul ring o con Egor Mekhontsev, il pugile che ha eliminato il nostro Russo, soprannominato in patria T-34, come i carri armati sovietici, oppure con l’ucraino Usyk.
Nei supermassimi, oltre 91 kg, Roberto Cammarelle è l’uomo da battere. Il gigante di Cinisello Balsamo combatterà contro il bielorusso Zuyeu e l’ucraino Kapitonenko, dopo aver battuto il cubano Oscar Savon, una montagna nera come la notte, se la vedrà con il cinese Zhang.
SARA' PRESENTE ANCHE LO STAFF DI MEGATHAI!
20 SETTEMBRE 2009 - HOTEL CENTERGROSS A BOLOGNA
LA GRANDE SVOLTA DEGLI SPORT DA COMBATTIMENTO
SARANNO PRESENTATE LA FMTI E LA FIOS
LE DUE NUOVE PARTNER KOMBAT LEAGUE
Dopo una quarta stagione che per la nostra federazione è stata, oserei dire, "fantastica" ci apprestiamo ad una grande svolta, il 20 settembre, data della 4^ Convention nazionale, ci riuniremo tutti a Bologna per presentare quella che vorrei definire la convention della svolta.
E' svolta sarà sicuramente, almeno per noi e tutti i nostri affiliati, perchè mai come quest'anno la Kombat League avrà un programma così importante e ricco di novità e progetti.
Sarà ufficializzata la FMTI (Federazione Muay Thai Italiana) che si presenterà a tutti voi con un calendario gare ed un programma di partnership internazionali senza pari in Italia.
Sarà ufficializzata la FIOS (Federazione Italiana O-Sport) guidata dal veterano del Vale Tudo in Italia Emiliano Lanci, che coordinerà l'attività delle MMA nel territorio nazionale.
La FIOS è riconosciuta a livello internazionale dalla WOF (World O-Sport Federation) della quale siamo membri ufficiali per L'Italia.
Ma la Convention Kombat League/Fmti/Fios sarà un'evento da non perdere per moltissimi altri motivi, i ricchi contenuti informativi e la presentazione di tutta l'attività istituzionale che caratterizzerà la stagione 2009/2010
Per gli amanti di internet presenteremo il nuovo portale Kombat League, un notevole sviluppo del portale attuale che ha dato molte soddisfazioni alla Federazione
Anche ieri il mondiale di Milano ci ha regalato una giornata di grande boxe. Splendido il combattimento di uno dei migliori atleti del torneo, l’ucraino Vasyl Lomachenko, 57 kg, già eletto miglior pugile delle olimpiadi di Pechino, contro il gallese Craig Evans. L’ucraino si avvicina chiuso come una testuggine inchiodando l’avversario alle corde. Vuole testarlo per vedere come reagisce ai suoi assalti. Nella seconda ripresa inizia ad aumentare il ritmo. Mette colpi in velocità, spesso doppiando i montanti dal basso verso l’alto. I suoi piccoli, incessanti ,movimenti fanno pensare a una mangusta. Il braccio avanti è inesauribile: arriva a mettere 5-6 colpi di fila: 15-1 il risultato. Impressionante.
Altro passo falso per i cubani. Il tedesco Konstantin Buga è riuscito a battere Recio Rey, nella categoria 75 kg. Roberto Ramirez, giornalista cubano dell’Instituto nacional de deportes (JIT) ci vede lo zampino dell’arbitro, “che ha sicuramente esagerato con le penalità: addirittura due, tutto per un infelice movimento di spalle, mentre l’avversario è stato richiamato molte più volte ma non è stato penalizzato e Recio si è perso d’animo. Pessimo arbitraggio”.
Nessun problema per Yampier Gonzalez, 51 kg, l’ennesimo cubano candidato al titolo, lo stesso a cui ambisce il nostro Vincenzino Picardi. Il cubano ha liquidato il suo avversario, il vietnamita Hai Van Nguyen, con il minimo sforzo. Vittoria anche per Osmai Acosta Duarte, il peso massimo cubano, contro il mediocre bulgaro Tervel Pulev. Tutto sommato il pugile caraibico è parso piuttosto goffo. Non è di sicuro il migliore atleta della sua squadra.
Secondo Roberto Ramirez il pugile più completo della squadra cubana sarebbe invece Roniel Iglesias Sotolongo, nei superleggeri (64 kg). “A lui non basta vincere – dice - vuole innanzitutto boxare bene e cerca sempre la combinazione. E’ bravo in fase offensiva e in difesa, ed è molto forte fisicamente”. In effetti il suo match contro il tagiko Madadi Nagzibekov è una pura formalità: 15-1 il risultato.
Perde inaspettatamente in modo clamoroso il francese Alexis Vastine, 64 kg, contro un inglese dalle mani pesanti, Scotto Cardle. Vastine, alto e magro lavora molto con i diretti, ma l’albionico non ci sta a perdere, specie contro un fracese: è bravo a schivare, ad accorciare la distanza e a venirgli sotto con ganci corti. Alla fine La vittoria è sua: 11-3
Buon match anche da parte dell’oro mondiale negli 81 kg Abbos Atoev, dall’Uzbekistan, che per questo torneo ha deciso di scendere di categoria per cercare di aggiudicarsi il titolo dei pesi medi. Atoev ha buon gioco contro il brasiliano mulatto di origine giapponese Florentino Yamaguchi. Vittoria anche per l’indiano Vijender, altro pugile che punta al podio nei pesi medi (75 kg).
Un outsider da tenere d’occhio è l’americano di origine messicana Frankie Gomez, un piccoletto tutta adrenalina che si è rivelato essere una vera macchina da pugni che ha stravinto contro l’uzbeko Rahmanov. MA
All 8 FINAL16 Cards to be Announced Here Exclusively!!
FieLDS K-1 WORLD GP 2009 IN SEOUL -FINAL16- (Seoul, Korea, Olympic Gymnasium / September 26.2009) Card to be Announced.
VIDEO PROMO IN WEB TV DI MEGTAHAI
Friday, September 04, 2009 The fightcards have been announced and the Top 16 are ready to compete for a spot in the World Grand Prix Final. So is it just a matter of training hard and doing your best in the ring? Fightfans know better. When victory is on the line and physical endurance is pushed to the limit, it's motivation that gives a fighter that extra jolt of energy, that last bolt of speed, that final needed focus. This year's Final 16 each want a chance to go to Yokohama Arena on December 5th and fight for the K-1 WGP crown, but they all have something to prove as well. Read on and see what these men are really fighting for.
New blood battle
Last year's WGP Final saw Badr Hari rip through the competition to make it into the final round only to foul his way to a disqualification. This year, he's back in stride as evinced by his explosive knockout of three-time consecutive WGP champ Semmy Schilt. Facing him is talented up-and-comer Zabit Samedov, the winner of the European tournament. Young, sleek, quick, and powerful, these two promise a head-on collision that will rock the K-1 ring. For Hari, it is a chance to prove that he is the one to lead the way for the next generation of fighters. If Samedov wins, he can make a real name for himself becoming the man who stopped the Badr Hari juggernaut.
Russian Machine Gun takes aim at Japan's first Heavyweight champ.
There's no doubt that Kyotaro is on his way up. Defeating powerhouses Sakhi and Manhoef and becoming K-1 Heavyweight Champion are just the beginning for the Japanese warrior. His meteoric rise has also made him a target, and Ruslan "The Russian Machine Gun" Karaev has an itchy trigger finger. Millions of Japanese have been waiting for a Japanese WGP champ. Could Kyotaro be the one, or will Karaev cut that dream short?
Defeated 3-time WGP champ looking to avenge lost honor and rising star Daniel Ghita is in the way!
Last year, Schilt lost the chance to defend his third consecutive crown when Peter Aerts took him down in the Final 16 match.
Schilt isn't about to let his chance to avenge his honor get away that easily. But his first obstacle is new comer Daniel Ghita who defeated all comers in the Final Elimination by knockout and all in the first round! Can Ghita's low kick topple the Dutch giant? This one can't be missed!
The spirits and bodies of two true warriors clash in this youngblood battle.
Last year, Texeira came to challenge K-1 as Kyokushin's world champion and proved himself worthy of challenging the world's greatest fighters. He has the natural weapons honed to perfection. Here to stop him in his tracks is India's first K-1 heavyweight fighter, Singh "Heart" Jaideep. Both have the will and the way, but which way will prevail? Anything could happen in this ring.
MMA poster boy Overeem takes on "Mr.K-1"
Overeem made a big splash last New Year's years when he destroyed his K-1 opponents in their own ring. It's no surprise that he was voted fan-favorite this year. Facing the young upstart is none other than K-1 veteran Peter Aerts who is gunning for a fourth WGP win. Aerts has shown that he is still a major contender while Overeem has also proved that he is up to the challenge. The best of both worlds come together in a universe shattering collision!
Finesse versus force!
Fan's second choice for most popular fighter went to "Wild One" Melvin Manhoef. Facing him in the ring is current WGP champ Remy Bonjasky who is out to silence doubters who think he hasn't earned his third crown. Though Bonjasky made short work of Manhoef in their last two outings, Manhoef commented to interviewers that the next victory will be his. Will the third time be the charm? Kick versus punch. Gentle versus wild. This is the kind of battle that K-1 was created for.
Kyokushin's Monster takes on newcomer Errol Z
Glaube Feitosa proved earlier this year that he was still in the game by KOing Sawayashiki and was fans' fourth choice for joining the Final 16 tournament.
The Brazilian karateka is laying it all on the line saying that this is his last year. 23-year old Zimmerman is happy to send off K-1's veterans with some parting gifts that take a month or so to heal. Will we see another Brazilian Kick finish before Feitosa retires, or is it time for the next generation to shine?
Last chance for glory in a fight for retribution!
Thanks to overwhelming fan support, K-1 producers decided to give Musashi, who recently announced an impending retirement, his last chance to become Japan's first WGP champion. LeBanner himself has been troubled with a spotty record since his arm-shattering injury in 2002. They both have something to prove. They both have decided that they will not go quietly. They are here to stand upon the K-1 summit and yell to the world, "I am the World's Greatest!" How much of a man can you see in 9 short minutes when it's all on the line? You see...everything.
FEDERICO VELLA CONQUISTA IL TITOLO MONDIALE KL
UN'AUTENTICA GUERRA CON IL COLORED HESDY VAN ASSEN
BELLISSIMA L'ORGANIZZAZIONE DEL KBK VIGEVANO
UNA GRANDE SERATA A VIGEVANO
FEDERICO VELLA CONQUISTA IL TITOLO MONDIALE KL
UN'AUTENTICA GUERRA CON IL COLORED HESDY VAN ASSEN
BELLISSIMA L'ORGANIZZAZIONE DEL KBK VIGEVANO
Foto post vittoria per Federico Vella nuovo campione mondiale KL di Japanese Kickboxing
Incredibile l'intensità e la durezza del match tra Elia Filippini ed Emanuele De Prophetis, 3 fantastici round e vittoria ai punti per Filippini
A cura di: Ufficio stampa KBK Vigevano
Oltre cinquecento spettatori hanno fatto da cornice il 19 luglio scorso all’evento così ben organizzato dal KBK del Maestro Roberto Cozzani con il sostegno dello sponsor DOCTOR GLASS e il patrocinio dell’amministrazione comunale.
Prima di arrivare al clou della serata, una serie di combattimenti di contorno, alcuni di buon livello, hanno contribuito a far crescere l’attesa.
Dopo i saluti di rito dell’Assessore Antonio Prati e gli Inni Nazionali si parte con la prima delle cinque riprese.
L’avversario di Vella, un olandese di colore, si rivela sin da subito una brutta “gatta da pelare”: pur essendo un mancino – e su questa particolarità il vigevanese ha basato buona parte della preparazione – spesso assume la guardia normale creando un certo sconcerto, appianato dalla capacità di Vella di adattarsi alla situazione.
Federico porta precisi low kick con la gamba destra che colpiscono in pieno l’olandese.
Pochi sanno che, una decina di giorni prima del match, Vella si era infortunato seriamente alla caviglia sinistra e solo una terapia mirata gli ha permesso di ridurre i danni ed essere regolarmente sul ring con un’apposita fasciatura.
Il vigevanese si aggiudica i primi due round grazie a una migliore tecnica pugilistica e un maggior numero di colpi portati nei confronti di un avversario irruente talvolta scorretto che per due volte spinge a terra Vella, il quale corre anche il rischio di “volare” fuori dal ring.
La terza ripresa viene giudicata sostanzialmente pari, nella quarta il fighter ducale commette l’errore di accettare lo scambio correndo rischi seri a causa di due potentissimi colpi portati da Van Assen che, sebbene limitato nei movimenti a causa dei feroci low kick subiti, rimane estremamente pericoloso.
Quinta ripresa al cardiopalma con Federico che, recuperati in parte i danni subiti, raccoglie le energie rimaste mettendo in difficoltà Van Assen con dei colpi dritti che piegano le gambe all’olandese.
In definitiva, valutando il combattimento a mente fredda e confrontando i cartellini degli arbitri, si può dire che Federico si è aggiudicato in modo chiaro le prime due riprese, la terza può considerarsi pari, la quarta va all’olandese che però, dopo tre richiami, veniva sanzionato, mentre la quinta era assegnata di stretta misura a Federico.
Il giudizio, anche se non unanime, consacra così il fighter vigevanese.
Tra gli altri match della serata, vale la pena rimarcare quello che ha opposto il rientrante Pier Dagri (Ursus) al marocchino Abderrazzak (Team Mojaid) il quale, pur mancando di una certa raffinatezza, ha meritato la vittoria.
In seguito, il riminese Elia Filippini, specialista di muay thai, ha avuto la meglio sul friulano Emanuele De Prophetis, campione Italiano pro di pugilato, che si diletta nella kick boxing, al termine di un match intensissimo e di ottimo livello tecnico.
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Grazie all’accordo con MMA Italy (www.mma-italy.com) è nato all’interno del settore Arti Marziali dell’ACSI (uno dei più grandi Enti di Promozione Sportiva riconosciuti da CONI) il coordinamento nazionale per le MMA:
http://legakarate.acsi.it/news_scheda.php?idnews=91
Con la nascita del coordinamento le società che praticano questa disciplina potranno avere un solo referente nazionale, il che permetterà un miglior coordinamento di tutte le attività e la possibilità di elaborare un unico calendario nazionale di tutti gli appuntamenti.
Il progetto è aperto ai praticanti di qualunque scuola/stile che potranno mantenere in toto la propria specificità ed autonomia.
Per poter realizzare gli obbiettivi indicati tutte le società interessate sono state invitate a compilare la scheda che si può trovare qui:
http://legakarate.acsi.it/news_scheda.php?idnews=95
Per chi già collaborava con MMA Italy resta totalmente facoltativa l’iscrizione all’ACSI e le gare di questa sigla resteranno, come da sempre, aperte ai tesserati di qualunque Ente/federazione.
Per gli altri l’adesione all’ACSI può comportare vari benefici quali:
Copertura assicurativa;
Promozione delle proprie attività sui siti ACSI e su tutti i siti di AM/SDC italiani;
Rilascio di diplomi riconosciuti dal CONI e legalmente validi su tutto il territorio nazionale e comunitario;
Riconoscimento come società sportiva iscritta all’apposito registro CONI e relativi benefici legali e fiscali;
Per maggiori informazioni si può contattare il responsabile nazionale a: info@mma-italy.com o 339-36.70.263.
A tutti i fedelissimi della Rainbow Team martedi 1 settembre ore 15 riapre il circolo con t-shirt in omaggio ai primi 100 iscritti! NON MANCARE!
Antonio Rodrigo Nogueira def. Randy Couture via unanimous decision (30-27, 30-27, 29-28).
Thiago Silva def. Keith Jardine via knockout (punches) - Round 1, 1:35.
Jake Rosholt def. Chris Leben via technical submission (arm-triangle choke) - Round 3, 1:30.
Nate Marquardt def. Demian Maia via knockout (punch) - Round 1, 0:21.
Brandon Vera def. Krzysztof Soszynski via unanimous decision (30-27, 30-27, 30-27)
Aaron Simpsondef. Ed Herman via TKO (injury) - Round 2, 0:17.
Gabriel Gonzaga def. Chris Tuchscherer via TKO (punches) - Round 1, 2:27. Ed. Note - Chris Tuchscherer received a low blow and was down for several minutes before returning to action.
Mike Russow def. Justin McCullyvia unanimous decision (30-26, 30-27, 29-28).
Todd Duffee def. Tim Hague via knockout (punch) - Round 1, 0:07. Ed. Note - This is the fastest KO in UFC history.
Mark Munoz def. Nick Catone via split decision (28-29, 30-27, 29-28).
Evan Dunham def. Marcus Aurelio via split decision (29-28, 28-29, 30-27).
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