Palazzetto dello Sport di Rezzato (Brescia)
Sul ring del Palazzetto dello Sport di Rezzato (Brescia) un match tricolore agonisticamente intenso e tecnicamente gradevole. Tanto di cappello sia al vincitore, il 29enne fornaretto romano Emiliano Salvini (11 vittorie, 6 sconfitte ed un pari) che all’orgoglioso sconfitto Rodrigo Bracco (6 vittorie) entrambi appartenenti alla scuderia Loreni Olab. Il neo-campione, al quarto tentativo di conquista del titolo italiano dopo tre episodi sfortunati, ha prodotto un pugilato spumeggiante, fatto di estrema rapidità, grande varietà di colpi e continui cambi di guardia. Salvini ha regalato spettacolo, boxando con le mani basse , incurante della costante pressione del rivale ed assicurandosi un buon vantaggio con un ottimo avvio e terminando il match con un guizzo d’orgoglio. Ottima anche la prova dello sconfitto appena al settimo match a torso nudo! Bracco ha attaccato per tutto l’arco dell’incontro con determinazione, cogliendo buoni risultati soprattutto nella parte centrale del match, mostrando una preparazione impeccabile. I giudici hanno sancito due volte 96-94 ed un 98-92 a favore di Salvini. Appena sceso dal ring il neocampione che si è affidato ad un nutrizionista per fare il peso ha dichiarato : “Ammazza quanto è duro questo Bracco! Finalmente mangerò una pizza intera, fino ad ieri ne potevo mangiare solo 70 grammi…”. Nel match femminile chiara vittoria della superpiuma 34enne Laura Tavecchio (3 vittorie) che batteva Mateja Blazevic per kot al quinto round ( infortunio ad un dito) con l’italiana dominatrice del confronto. Nei superpiuma, il 30enne Angelo Ardito coglieva la sua seconda vittoria superando il navigatissimo bulgaro Vesko Michailov, (apparso abbastanza scorretto…) ai punti in 6 rounds. Nei massimi, il potente 24enne Gianluca Mandras (una vittoria) infilava qualche colpo pesante nel primo round e spaventava talmente il romeno George Saulea, che questi abbandonava all’inizio della seconda ripresa, tra i fischi del pubblico.Bel match, infine, quello tra il 27enne Giovanni Colletta (una vittoria) e Salah Merrouchi. Il superleggero triestino metteva in mostra un notevole bagaglio di colpi ed al coraggioso Merrouchi rimaneva solo da stringere i denti per arrivare in fondo alle sei riprese.