" TRE GIORNI PER RICORDARE DANTE BURLI "
Gianni Manzoni 10 novembre alle ore 11.56 Rispondi • Segnala
Tre giorni di grande boxe per ricordare il padre di quella spoletina: Dante Burli. E saranno i pugili dilettanti, quelli per i quali ha speso la sua vita attorno al ring dal 1946 sino agli ultimi anni della sua vita, il maestro-falegname di via Pierleone, ad essere protagonisti delle tre serate in programma da venerdi (ore 17) con la manifestazione regionale di pugilato, a quella interregionale (ore 21)per il memorial Dante Burli sino al primo torneo che porta il nome del “Campione dell’Impero” e che si disputerà sabato (ore 16,30 le dieci semifinali) e domenica (ore 16,30) al vecchio Palasport di via Martiri della Resistenza: quello che ha tenuto a battesimo i suoi “figli” e “nipoti” pugilistici. Oltre quaranta i combattimenti in programma per un evento che vuole rappresentare, come ha sottolineato il figlio Gianni Burli, qualcosa di diverso dal solito memorial. “Papà ci ha lasciato un grande insegnamento – ha detto Gianni Burli – Noi stiamo cercando di portarlo avanti insieme a mio figlio Fabio. Oggi la Boxe Spoleto è una associazione sportiva che può vantare 28 pugili agonisti, di cui 11 prossimi al debutto, oltre una quarantina di amatori e, quello che più ci inorgoglisce, alcuni ragazzi portatori di handicap che abbiamo avviato all’attività psicomotoria”. Senza considerare che la boxe è entrata dalla porta carraia del carcere di Maiano. L’importanza della manifestazione è stata evidenziata anche dal sindaco Daniele Benedetti. Presenti anche i massimi dirigenti della Boxe Umbra: il presidente provinciale Domenico Ignozza e quello regionale, Giampiero Panfili. “Un evento doveroso per ricordare un personaggio unico nella storia del pugilato italiano, che ha rappresentato un modello di vita per i giovani di quattro generazioni”, ha sottolineato lo stesso presidente del Cru della Federazione pugilistica italiana.
R.Ber.
Tre giorni di grande boxe per ricordare il padre di quella spoletina: Dante Burli. E saranno i pugili dilettanti, quelli per i quali ha speso la sua vita attorno al ring dal 1946 sino agli ultimi anni della sua vita, il maestro-falegname di via Pierleone, ad essere protagonisti delle tre serate in programma da venerdi (ore 17) con la manifestazione regionale di pugilato, a quella interregionale (ore 21)per il memorial Dante Burli sino al primo torneo che porta il nome del “Campione dell’Impero” e che si disputerà sabato (ore 16,30 le dieci semifinali) e domenica (ore 16,30) al vecchio Palasport di via Martiri della Resistenza: quello che ha tenuto a battesimo i suoi “figli” e “nipoti” pugilistici. Oltre quaranta i combattimenti in programma per un evento che vuole rappresentare, come ha sottolineato il figlio Gianni Burli, qualcosa di diverso dal solito memorial. “Papà ci ha lasciato un grande insegnamento – ha detto Gianni Burli – Noi stiamo cercando di portarlo avanti insieme a mio figlio Fabio. Oggi la Boxe Spoleto è una associazione sportiva che può vantare 28 pugili agonisti, di cui 11 prossimi al debutto, oltre una quarantina di amatori e, quello che più ci inorgoglisce, alcuni ragazzi portatori di handicap che abbiamo avviato all’attività psicomotoria”. Senza considerare che la boxe è entrata dalla porta carraia del carcere di Maiano. L’importanza della manifestazione è stata evidenziata anche dal sindaco Daniele Benedetti. Presenti anche i massimi dirigenti della Boxe Umbra: il presidente provinciale Domenico Ignozza e quello regionale, Giampiero Panfili. “Un evento doveroso per ricordare un personaggio unico nella storia del pugilato italiano, che ha rappresentato un modello di vita per i giovani di quattro generazioni”, ha sottolineato lo stesso presidente del Cru della Federazione pugilistica italiana.
R.Ber.