A Di Luisa il titolo italiano
Per Di Luisa, militare di professione di stanza proprio a Viterbo, c'era anche il tifo di una nutritissima rappresentanza di membri dell'esercito delle varie caserme della Città dei Papi. Per lui e per il padre Michele, che lo segue all'angolo, era una serata importante anche per la notizia giunta da Helsinki che diceva di come Diego Di Luisa, campione italiano dei dilettanti e grande speranza della boxe italiana, fratello del primo e figlio minore del secondo, aveva superato di slancio un pugile finlandese ed era così approdato alla semifinale del torneo della capitale scandinava di domani.
Arbitro del match il signor Antonio Giubelli, giudici i signori Panichi, Marzuoli e Randaccio, commissario di riunione il signor Rolando Barrovecchio, osservatore arbitrale il signor Quartarone, medico il professor Mario Ireneo Sturla, regia di Rai Sport Più di Giancarlo Tomassetti e commento affidato a Mario Mattioli e Nino Benvenuti. Dopo l'inno di Mameli cantato da Debora Tundo con la solita voce incantevole, ecco che era ora di dare la parola al ring.
Dopo una leggera schermaglia Di Luisa, improvvisamente, faceva partire un micidiale destro che trovava Cocco con la guardia aperta. Il torinese andava in difficoltà, Di Luisa trovava ancora lo spiraglio giusto e Cocco era al tappeto. Si rialzava ma in evidente stato confusionale e bene faceva l'arbitro Giubelli a decretare il ko tecnico dopo la miseria di quarantuno secondi della prima ripresa. Per Di Luisa c'era il titolo italiano e l'ottava vittoria da professionista prima del limite. Per il ragazzo viterbese, non a caso indicato come il maggior talento emergente del nostro professionismo, un'ulteriore conferma della forza e della pericolosità dei suoi colpi. Cocco è pugile esperto ma si è dovuto inchinare anche lui alla precisione chirurgica di quello che si annuncia essere uno dei colpi più belli di questo 2010.
Arbitro del match il signor Antonio Giubelli, giudici i signori Panichi, Marzuoli e Randaccio, commissario di riunione il signor Rolando Barrovecchio, osservatore arbitrale il signor Quartarone, medico il professor Mario Ireneo Sturla, regia di Rai Sport Più di Giancarlo Tomassetti e commento affidato a Mario Mattioli e Nino Benvenuti. Dopo l'inno di Mameli cantato da Debora Tundo con la solita voce incantevole, ecco che era ora di dare la parola al ring.
Dopo una leggera schermaglia Di Luisa, improvvisamente, faceva partire un micidiale destro che trovava Cocco con la guardia aperta. Il torinese andava in difficoltà, Di Luisa trovava ancora lo spiraglio giusto e Cocco era al tappeto. Si rialzava ma in evidente stato confusionale e bene faceva l'arbitro Giubelli a decretare il ko tecnico dopo la miseria di quarantuno secondi della prima ripresa. Per Di Luisa c'era il titolo italiano e l'ottava vittoria da professionista prima del limite. Per il ragazzo viterbese, non a caso indicato come il maggior talento emergente del nostro professionismo, un'ulteriore conferma della forza e della pericolosità dei suoi colpi. Cocco è pugile esperto ma si è dovuto inchinare anche lui alla precisione chirurgica di quello che si annuncia essere uno dei colpi più belli di questo 2010.