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20 agosto 2009

Porto Santo Stefano


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A Porto Santo Stefano protagonista il 30enne superpiuma Antonio De Vitis (13 vittorie, una sconfitta ed un pari), già campione italiano ed attuale campione Intercontinentale per la WBF, che si è ritrovato di fronte l'ungherese Zsolt Nagy che batté a Savigliano nello scorso Ottobre conquistando la cintura. De Vitis cercava una vittoria che lo lanciasse definitivamente in ambito internazionale in vista di un possibile titolo mondiale ed ha iniziato subito alla sua maniera, con rabbia e buona tecnica, ma Nagy si è opposto bene ed ha spesso pizzicato il piemontese con colpi precisi. Ma è stato l'italiano che ha fatto il match ed ha controllato con ordine un avversario agguerrito ed assetato di rivincita. Il tema dell'incontro prosegue nelle riprese successive, con De Vitis che mostra le sue doti di mobilità, precisione e potenza dei colpi, nonostante una ferita sotto un occhio per una testata di Nagy, che viene richiamato ufficialmente nel terzo round dall'arbitro. Nagy nel quarto round colpisce l'italiano e dimostra di essere un avversario impegnativo. De Vitis però sa soffrire e non indietreggia, sostenuto a gran voce anche dal suo organizzatore, Rosanna Conti Cavini. Nel quinto round si rivede la potenza e la precisione di De Vitis, e il match ritorna saldamente nelle sue mani, spettacolare e combattutissimo. Nell'ultima ripresa De Vitis deve stare attento anche alle ferite intorno l'occhio sinistro, ancora controllate dal medico di servizio ma termina bene e vince l'incontro giustamente ai punti in 12 rounds. Tocca quindi al 28enne Sven Paris (27 vittorie, 4 sconfitte ), il pugile ciociaro che cerca gloria, nella semifinale all'Intercontinentale WBO che lo vede opposto al boliviano residente in Spagna Benjamin Robles Murry. Un match di avvicinamento al polacco Bienias per la rivincita dello sfortunato match dello scorso Febbraio. All'angolo di Sven, oltre che il padre Dheni, anche Patrizio Oliva che fu suo allenatore in nazionale. Nella prima ripresa c’è una buona attività di entrambi i pugili, con Paris ottimamente impostato e voglioso di fare bene. Paris va bene nella seconda ripresa e fa muovere il jab sinistro, Murry replica con il destro, ma poi è un bel destro di Sven che arriva a segno. Paris prosegue il suo lavoro e mostra una bella varietà di colpi dritti e ganci, ma l'esperto avversario cerca sempre la replica. Il “White Warrior” frusinate, è invitato da Oliva a fare tutte le otto riprese e di stare attento alla testa di Murry, che inizia il quarto round con un bel destro che provoca una leggera ferita sotto l'occhio sinistro di Paris, che però replica con dei buoni sinistri, in una ripresa molto equilibrata e interessante. Nel quinto round Paris si fa più saggio, evita la corta distanza e lavora con colpi più singoli, e si apre una ferita anche nella fronte di Murry. Sesto round e ancora bel destro di Murry, Paris si fa attendista, si muove molto sulle gambe e decide di colpire solo nei momenti propizi. Anche nel settimo round Murry fa capire di essere avversario ostico e piazza un bel montante destro, replicato ancora dai sinistri di Paris, che nonostante il freno a mano tirato mostra le sue buone doti. Nell'ultimo round Paris amministra il vantaggio ed ottiene una vittoria ai punti. Nel match più importante della serata, otto riprese della semifinale mondiale dei pesi welter per la WBF, protagonisti il 27enne Michele Di Rocco (24 vittorie, una sconfitta ed un pari), e lo spagnolo Jaun Martinez Bas. Per Di Rocco, dopo le Olimpiadi, la consacrazione a migliore talento della nostra boxe, il titolo italiano e dell'Unione Europea dei superleggeri, il passaggio ai welter, questa è la grande occasione per strappare il nulla osta verso il combattimento valido per la cintura iridata. Martinez Bas, più alto dell'italiano, cerca di sfruttare le leve più lunghe e di disorientare Di Rocco con la sua guardia destra. Prima ripresa molto equilibrata, nella seconda Di Rocco predilige il lavoro alla figura per aprirsi il bersaglio al viso, ma Bas si chiude bene e cerca la replica. La ripresa si fa interessantissima e ancora equilibrata per una bella serie di scambi reciproci. Lo spettacolo promette davvero bene. Anche la terza ripresa si apre con una bella serie di Di Rocco immediatamente replicata da Bas. Di Rocco inizia a guidare la ripresa facendosi coraggiosamente di fronte all'avversario più alto, e l'azione si fa proficua con il gancio sinistro e un bel destro giusto in chiusura di round. Nel quarto tempo Di Rocco accelera e colpisce in serie al bersaglio grosso, Bas sportivamente non approfitta di una scivolata dell'italiano. Il match prosegue piacevole con un paio di colpi incrociati e con entrambi i pugili che tengono atteggiamenti un po’ guasconi. Quinta ripresa e bel sinistro in anticipo di Di Rocco, replicato da un colpo dello spagnolo, quindi il ragazzo cerca di assumere l'iniziativa e lo spagnolo va spesso a vuoto. Buona ripresa per Di Rocco, nonostante il mestiere di Bas. Nella sesta ripresa Di Rocco temporeggia ed è lo spagnolo ad assumere l'iniziativa e a colpire con le braccia più lunghe. Di Rocco si sveglia sul finale del tempo ma la ripresa si può assegnare al suo avversario. Bas richiama addirittura il tifo del folto pubblico all'inizio del settimo round, e la gente acclama i pugili, che iniziano con buona lena e grande gagliardia. Dopo una scivolata di Di Rocco dovuta alla umidità del ring, il match riprende con il tema consueto, fatto di scambi senza la minima pausa. Ancora Bas fa lo smargiasso con il pubblico, in maniera scherzosa, prima dell'inizio dell'ottavo e ultimo round, ma è Di Rocco che va a segno con continuità, con grande tecnica e perfetto tempismo. Finisce il match e la vittoria ai punti, chiarissima, è per Michele Di Rocco, che ha trovato un bell'osso duro in questo avversario. Il peso supermedio napoletano, militare a Viterbo, il 27enne Andrea Di Luisa, che dopo un'ottima carriera dilettantistica e tre incontri a torso nudo vinti in maniera convincente prima del limite, ha affrontato lo spagnolo Juan Carlos Muntane, dal soprannome che è tutto un programma : “El Loco”, cioè “il Pazzo”. Ma contro questo Di Luisa c'é poco da fare il pazzo: nonostante Muntane dimostri di essere un bell'avversario come gli altri stranieri della serata, il napoletano, guidato dal padre Michele, porta colpi come un mitragliatore, fa male e l'avversario è giustamente fermato per ferita dopo nemmeno due minuti dall'inizio del primo round. Andrea mette così insieme la quarta vittoria prima del limite in quattro incontri, addirittura la terza consecutiva al primo round. Per lui diventa davvero imminente combattere per un titolo.


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