Briggs all'ospedale
Tutti contro l'arbitro del match e contro l'allenatore. Una valanga di polemiche fa da seguito al Mondiale dei pesi massimi Wbc, svoltosi sabato sera nello stadio di Amburgo tra il campione ucraino Vitali Klitschko e lo sfidante statunitense Shannon Briggs. Un match a senso unico, durante il quale Klitschko ha cercato con ogni mezzo la strada del ko senza però riuscire a trovarla. 'The Cannon' - questo il soprannome dell'americano, classe 1971 - in realtà non ha vinto neanche un minuto di ogni singola ripresa. Si è piegato ma non si è spezzato, ha voluto terminare in piedi ma ne ha subito le serie conseguenze: sentitosi male dopo il match, è stato ricoverato in ospedale dove gli sono state diagnosticate una commozione cerebrale, la frattura di entrambi gli zigomi, uno strappo muscolare al braccio sinistro e la sospetta frattura delle orbite oculari.
Indubbiamente, a parte le lodi che dal punto di vista umano vanno riconosciute a Briggs, letteralmente eroico a resistere ad una punizione del genere, inevitabili alcune perplessità. In realtà, Briggs, pur prendendo una quantità industrale di colpi, è stato sull'orlo del baratro nel settimo e nel decimo round, ma è indubbio che la punizione è stata severissima. Sotto accusa l'arbitro britannico Ian John Lewis, che non ha mai preso in considerazione l'ipotesi di arrestare il combattimento nonostante la chiara inferiorità di Briggs, ma anche l'allenatore del pugile americano originario di Brooklyn, Herman Caceido, avrebbe avuto la possibilità di fermare il march: "Mi avevo proibito di gettare la spugna, non voleva assolutamente arrendersi". Ma secondo il coach di Vitali Klitschko, Fritz Sdunek, "se Briggs fosse stato un mio pugile non lo avrei mai lasciato arrivare alla decima ripresa". Il medico di servizio alla riunione, Stefan Bock, ha detto invece di aver cercato "fin dalla sesta ripresa di farmi ascoltare da Briggs".
Il quotidiano 'Bild' ha fatto i conti: nel corso del match, a cui hanno assistito 14.500 spettatori dal vivo e 13,3 milioni alla tv, Briggs, che pure è un colosso di 119 chili, ha incassato 302 colpi in tutto, al corpo ed al volto, di cui 171 'puliti', ovvero andati totalmente a segno. L'ex campione d'Europa dei massimi Luan Krasniqi, che fungeva da commentatore tecnico per l'emittente Rtl e per il quotidiano Süddeutsche Zeitung, ha anche lui messo sotto accusa l'arbitro: "E' andata bene che non sia successa una tragedia. L'arbitro è il primo responsabile del massacro di Briggs. Doveva fermare il match già all'ottavo round. Klitschko colpiva l'avversario a suo piacimento, ed in modo tremendo".
Indubbiamente, a parte le lodi che dal punto di vista umano vanno riconosciute a Briggs, letteralmente eroico a resistere ad una punizione del genere, inevitabili alcune perplessità. In realtà, Briggs, pur prendendo una quantità industrale di colpi, è stato sull'orlo del baratro nel settimo e nel decimo round, ma è indubbio che la punizione è stata severissima. Sotto accusa l'arbitro britannico Ian John Lewis, che non ha mai preso in considerazione l'ipotesi di arrestare il combattimento nonostante la chiara inferiorità di Briggs, ma anche l'allenatore del pugile americano originario di Brooklyn, Herman Caceido, avrebbe avuto la possibilità di fermare il march: "Mi avevo proibito di gettare la spugna, non voleva assolutamente arrendersi". Ma secondo il coach di Vitali Klitschko, Fritz Sdunek, "se Briggs fosse stato un mio pugile non lo avrei mai lasciato arrivare alla decima ripresa". Il medico di servizio alla riunione, Stefan Bock, ha detto invece di aver cercato "fin dalla sesta ripresa di farmi ascoltare da Briggs".
Il quotidiano 'Bild' ha fatto i conti: nel corso del match, a cui hanno assistito 14.500 spettatori dal vivo e 13,3 milioni alla tv, Briggs, che pure è un colosso di 119 chili, ha incassato 302 colpi in tutto, al corpo ed al volto, di cui 171 'puliti', ovvero andati totalmente a segno. L'ex campione d'Europa dei massimi Luan Krasniqi, che fungeva da commentatore tecnico per l'emittente Rtl e per il quotidiano Süddeutsche Zeitung, ha anche lui messo sotto accusa l'arbitro: "E' andata bene che non sia successa una tragedia. L'arbitro è il primo responsabile del massacro di Briggs. Doveva fermare il match già all'ottavo round. Klitschko colpiva l'avversario a suo piacimento, ed in modo tremendo".