I fratelli Klitschko
Ormai il copione della categoria dei pesi massimi sembra scritto. I fratelli Klitschko conservano la loro fetta di titolo mondiale contro avversari non irresistibili, David Haye è sulla stessa strada, come dimostrato dalla facile vittoria contro il portoricano John Ruiz ormai a fine carriera. Il tutto in attesa dell'incontro di riunificazione che dovrebbe vedere uno dei fratelli ucraini sfidare il britannico in un match dai contorni economici molto molto interessantiAlbert Sosnowski, che si presentava al match forte del titolo di campione d'Europa. Nel complesso, non c'è stata assolutamente storia. Sosnowski non ha sfigurato dal punto di vista del coraggio: non si è contentato di perdere ai punti, ha provato ad uscire dal guscio, ma quando lo ha fatto in maniera troppo baldanzosa è stato duramente punito. Il vero spettacolo, più che sul ring, c'è stato sugli spalti affollatissimi, della Veltins Arena di Gelsenkirchen, che hanno confermato come l'organizzazione tedesca non abbia ormai nulla da invidiare a quella americana, anzi... Musica, ring announcer (il famoso Michael Buffer) importato dagli Usa, coreografia mozzafiato all'entrata dei contendenti: un dragone sputafuoco per il polacco (alias The Dragon), un sinistro rintocco di campana a segnare la sorte degli avversari precedenti e premonitore per quello futuro ad accompagnare Klitschko. Una atmosfera da brivido che però non si riproduce in pieno sul ring. Klitschko sin dal primo gong sfrutta gli 11 cm di altezza in più, che ovviamente si ripercuotono sull'allungo. Jab sinistro in azione costante, tenuto molto basso, quasi a non considerare le capacità offensive dell'avversario. Sei round vinti dall'ucraino, stessa sorte nel settimo dove però Sosnowski piazza un paio di colpi significativi, in particolare un gancio destro. Paradossalmente quei colpi positivi rappresentano l'inizio della fine per il polacco: lui prende coraggio, Klitschko, pungolato, intensifica la propria azione doppiando sempre maggiormente con il destro. Si arriva così al decimo round, quando l'ucraino sgretola con una serie di colpi la resistenza dello sfidante: decisivo un destro quando ormai Sosnowski non ne aveva più. Per il polacco è la terza sconfitta in carriera (la seconda prima del limite) a fronte di 45 vittorie. Klitschko a 38 anni si conferma in ottima forma, cogliendo la quarantesima vittoria in carriera, di cui 38 prima del limite.