Melvin Manhoef è consapevole dei suoi limiti
Spesso e volentieri gli atleti di MMA che non sono esperti in tutte le discipline, che eccellono in una sola cosa, vengono visti come negligenti.
Ad ogni modo sono questo tipo di atleti che spesso offrono i combattimenti più emozionanti. Demian Maia deve decisamente migliorare il suo stand up, ma vederlo al suolo è come ascoltare Eric Clapton suonare la chitarra, e nessuno giudica Eric Clapton perchè non eccelle nel suonare il pianoforte.
I lottatori well-rounded ottengono più rispetto, ma a volte i combattimenti possono non venire fuori troppo spettacolari.
Tutto ciò porta a Melvin Manhoef, uno striker formidabile che farò il suo debutto nello Strikeforce questo sabato (evento trasmesso sul Blog di Megathai).
"Se mi portano a terra, hanno un discreto vantaggio," ha detto Manhoef in una intervista. "Ma se riesco a portare i miei pugni al loro mento, anche io ho un discreto vantaggio.. ad ogni modo mi allenerò nella lotta a terra molto duramente. Forse un giorno riuscire a sottomettere un grappler con un triangolo o una ghigliottina, o un armbar. Sarebbe molto bello."
Per alcun, questo discorso è ragione sufficiente per criticare Manhoef, mentre mostrare la tua conoscenza dei vari stili risulta essere molto saggio. Ma il "mixed" non sempre necessariamente indica due atleti tuttofare: può anche risultare in uno scontro tra un atleta fortissimo in una forma di combattimento e un altro che eccelle in qualcos'altro. Disperdersi in tutte le discipline può portare ad essere bravi in tutto, ma ottimi in nulla (ovviamente Fedor, BJ Penn, GSP, Anderson Silva, Machida, Shogun, etc. sono eccezioni).
Manhoef non sarà uno che può puntare alla cintura, ma i suoi combattimenti sono sempre molto emozionanti, e può far perdere conoscenza ai suoi avversari con entrambe le mani, cosa che è successa in ben 24 dei suoi 31 match di MMA.
Ad ogni modo sono questo tipo di atleti che spesso offrono i combattimenti più emozionanti. Demian Maia deve decisamente migliorare il suo stand up, ma vederlo al suolo è come ascoltare Eric Clapton suonare la chitarra, e nessuno giudica Eric Clapton perchè non eccelle nel suonare il pianoforte.
I lottatori well-rounded ottengono più rispetto, ma a volte i combattimenti possono non venire fuori troppo spettacolari.
Tutto ciò porta a Melvin Manhoef, uno striker formidabile che farò il suo debutto nello Strikeforce questo sabato (evento trasmesso sul Blog di Megathai).
"Se mi portano a terra, hanno un discreto vantaggio," ha detto Manhoef in una intervista. "Ma se riesco a portare i miei pugni al loro mento, anche io ho un discreto vantaggio.. ad ogni modo mi allenerò nella lotta a terra molto duramente. Forse un giorno riuscire a sottomettere un grappler con un triangolo o una ghigliottina, o un armbar. Sarebbe molto bello."
Per alcun, questo discorso è ragione sufficiente per criticare Manhoef, mentre mostrare la tua conoscenza dei vari stili risulta essere molto saggio. Ma il "mixed" non sempre necessariamente indica due atleti tuttofare: può anche risultare in uno scontro tra un atleta fortissimo in una forma di combattimento e un altro che eccelle in qualcos'altro. Disperdersi in tutte le discipline può portare ad essere bravi in tutto, ma ottimi in nulla (ovviamente Fedor, BJ Penn, GSP, Anderson Silva, Machida, Shogun, etc. sono eccezioni).
Manhoef non sarà uno che può puntare alla cintura, ma i suoi combattimenti sono sempre molto emozionanti, e può far perdere conoscenza ai suoi avversari con entrambe le mani, cosa che è successa in ben 24 dei suoi 31 match di MMA.