Barba vietata ai pugili dilettanti, musulmani in protesta
Gianni Manzoni
Gruppi musulmani e sikh britannici intendono combattere legalmente la decisione della federazione britannica per la boxe amatoriale (Abae) che ha deciso di vietare la barba per tutti i pugili dilettanti
Gruppi mussulmani e sikh britannici intendono combattere legalmente la decisione della federazione britannica di pugilato amatoriale (Abae) che ha deciso di vietare la barba per tutti i pugili dilettanti.
La Abae aveva inizialmente emesso il bando affermando che solo i pugili sikh, per motivi religiosi e culturali, sarebbero stati esenti dal divieto ma poi, quando il musulmano barbuto Mohammed Patel è stato escluso da un incontro nel gennaio scorso, il Consiglio delle moschee di Bolton (Lancashire) ha fatto ricorso a nome di Patel.
A quel punto la Abae ha deciso che tutti i pugili, nessuno escluso, dovevano radersi.
Ora mussulmani e sikh si sono alleati contro il divieto, notando come la barba sia permessa tra i pugili professionisti da oltre vent’anni.