VIP Boxing.
A New York spopola la VIP Boxing. Ambiente di classe, combattimenti e donne bellissime...
Il promoter americano Joe De Guardia parla dell’ultimo trend di New York: la VIP Boxing. “Organizzo gli eventi in alberghi o ristoranti di gran classe per un pubblico di alto livello. Vestirsi con eleganza è obbligatorio. Gli spettatori guardano i combattimenti mentre gustano pietanze raffinate, serviti da bellissime ragazze succintamente vestite, che fanno loro un massaggio alle spalle, offrono loro un sigaro di marca, li fanno sentire rilassati. Gli spettatori non devono chiedersi perchè hanno speso 350 dollari per la VIP Boxing quando avrebbero potuto guardare i combattimenti gratis, a casa loro. Finora, non se lo è chiesto nessuno”.
In Europa basta un taglio profondo all’arcata sopraccigliare per indurre il medico a interrompere la sfida. Negli Usa i pugili continuano a combattere anche con il viso coperto di sangue e il medico lascia fare perchè sa che il pubblico ammira il coraggio. Se fossero stati fermati ogni volta che sanguinavano, Vito Antuofermo e Arturo Gatti non sarebbero mai diventati idoli delle folle. In Europa gli organizzatori puntano sulla qualità dei pugili per attirare il pubblico. In America il combattimento è la parte più importante dello spettacolo, ma anche il resto è fondamentale. In Europa le ragazze che salgono sul ring con il cartellone che indica il numero del round, ad esempio, sono semplici modelle, si vestono in modo sobrio e non fanno altro che passeggiare per il ring.
In America, invece, le ring girls sono di una bellezza stratosferica e sul ring fanno spettacolo ballando, muovendosi in modo sensuale, ammiccando il pubblico... perchè una manifestazione di pugilato è uno spettacolo come un altro e l’importante è far divertire gli spettatori. E non si straccino le vesti i puristi della nobile arte, se fosse per loro gli organizzatori fallirebbero. Lo prova un dato: se i proprietari delle palestre vendessero i biglietti, ogni manifestazione registrerebbe il tutto esaurito. Invece, c’è il sold out quando l’organizzatore investe molti soldi promuovendo l’evento con le stesse modalità di un concerto rock: riempiendo la città di manifesti, comprando pagine pubblicitarie sui quotidiani, assumendo l’addetto stampa un mese prima, organizzando almeno due conferenze stampa, mandando i comunicati tutti i giorni, coinvolgendo personaggi famosi.BY Gianni Manzoni