Mondiale di Milano
Anche ieri il mondiale di Milano ci ha regalato una giornata di grande boxe. Splendido il combattimento di uno dei migliori atleti del torneo, l’ucraino Vasyl Lomachenko, 57 kg, già eletto miglior pugile delle olimpiadi di Pechino, contro il gallese Craig Evans. L’ucraino si avvicina chiuso come una testuggine inchiodando l’avversario alle corde. Vuole testarlo per vedere come reagisce ai suoi assalti. Nella seconda ripresa inizia ad aumentare il ritmo. Mette colpi in velocità, spesso doppiando i montanti dal basso verso l’alto. I suoi piccoli, incessanti ,movimenti fanno pensare a una mangusta. Il braccio avanti è inesauribile: arriva a mettere 5-6 colpi di fila: 15-1 il risultato. Impressionante.
Altro passo falso per i cubani. Il tedesco Konstantin Buga è riuscito a battere Recio Rey, nella categoria 75 kg. Roberto Ramirez, giornalista cubano dell’Instituto nacional de deportes (JIT) ci vede lo zampino dell’arbitro, “che ha sicuramente esagerato con le penalità: addirittura due, tutto per un infelice movimento di spalle, mentre l’avversario è stato richiamato molte più volte ma non è stato penalizzato e Recio si è perso d’animo. Pessimo arbitraggio”.
Nessun problema per Yampier Gonzalez, 51 kg, l’ennesimo cubano candidato al titolo, lo stesso a cui ambisce il nostro Vincenzino Picardi. Il cubano ha liquidato il suo avversario, il vietnamita Hai Van Nguyen, con il minimo sforzo. Vittoria anche per Osmai Acosta Duarte, il peso massimo cubano, contro il mediocre bulgaro Tervel Pulev. Tutto sommato il pugile caraibico è parso piuttosto goffo. Non è di sicuro il migliore atleta della sua squadra.
Secondo Roberto Ramirez il pugile più completo della squadra cubana sarebbe invece Roniel Iglesias Sotolongo, nei superleggeri (64 kg). “A lui non basta vincere – dice - vuole innanzitutto boxare bene e cerca sempre la combinazione. E’ bravo in fase offensiva e in difesa, ed è molto forte fisicamente”. In effetti il suo match contro il tagiko Madadi Nagzibekov è una pura formalità: 15-1 il risultato.
Perde inaspettatamente in modo clamoroso il francese Alexis Vastine, 64 kg, contro un inglese dalle mani pesanti, Scotto Cardle. Vastine, alto e magro lavora molto con i diretti, ma l’albionico non ci sta a perdere, specie contro un fracese: è bravo a schivare, ad accorciare la distanza e a venirgli sotto con ganci corti. Alla fine La vittoria è sua: 11-3
Buon match anche da parte dell’oro mondiale negli 81 kg Abbos Atoev, dall’Uzbekistan, che per questo torneo ha deciso di scendere di categoria per cercare di aggiudicarsi il titolo dei pesi medi. Atoev ha buon gioco contro il brasiliano mulatto di origine giapponese Florentino Yamaguchi. Vittoria anche per l’indiano Vijender, altro pugile che punta al podio nei pesi medi (75 kg).
Un outsider da tenere d’occhio è l’americano di origine messicana Frankie Gomez, un piccoletto tutta adrenalina che si è rivelato essere una vera macchina da pugni che ha stravinto contro l’uzbeko Rahmanov. MA