Ottavio Di Leo
Gremito il Paladionigi di Montecchio dai fans del 27enne superleggero Ottavio Di Leo (3 vittorie ed un pari) che hanno fatto un tifo calcistico cosa che raramente si vede nelle riunioni di pugilato. Di Leo li ha ripagati con un match generoso che ha visto spunti tecnici e motivi drammatici. Dopo un paio di riprese di studio nella terza ripresa Di Leo ha rotto gli indugi ed ha cominciato un pesante lavoro al corpo alternandolo a ganci al volto. Su uno di questi si apriva una vasta ferita all’arcata sopracciliare dell’ungherese ma il medico di servizio autorizzava il prosieguo. Nel quarto tempo era ancora Di Leo a condurre mentre Gerebecz cercava di contrarlo con colpi lunghi e diritti pur subendo in maniera massiccia. Nel quinto tempo l’ungherese, fiaccato dai ripetuti colpi ai fianchi sembrava cedere e, su un gancio destro era costretto al tappeto. Nella sesta ripresa Di Leo, pago del risultato e ferito anche lui , si limitava nelle sue offensive e consentiva a Gerebecz di terminare l’incontro, provatissimo ma… in piedi. Un ottimo collaudo per il pugile di Pesaro che ha mostrato di avere le qualità per poter emergere in campo nazionale. Buona impressione ha destato anche il suo avversario che non era venuto per fare la vittima predestinata.