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24 settembre 2008

*-- LIVE FROM THE VILLAGE --*


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qui Stella Maris...potremmo esordire così con la cronaca del primo giorno dei mondiali dedicato alle visite mediche, pesature e all'ospitalità dei giovani provenienti da tutto il mondo per i Mondiali Juniores e Cadetti di Kickboxing. Abbiamo incontrato capi delegazione, allenatori ed atleti, ecco un piccolo riassunto dei nostri incontri.


Una Gran Bretagna molto friendly
In un breve intervento, il capo della delegazione d'oltremanica spiega con quale spirito affronteranno i Mondiali di Kickboxing Juniores e Cadetti

Sono bastate poche battute con il capo delegazione britannico Jaz Ajeet e si è capito fin da subito che i Mondiali di Kickboxing Juniores e Cadetti saranno permeati da un'ottima atmosfera amichevole. Il vero obiettivo della sua compagine, infatti, è quello di poter interagire con popoli di culture differenti attraverso una sana competizione sportiva. Un roster di 112 elementi dove tutti possono ritenersi forti e determinati nel voler raggiungere traguardi ambiziosi. Non c'è stata disparità sessuale nella scelta degli atleti perchè si è voluto puntare su un mix che desse una possibilità sia a maschi che femmine. Specializzati nel Light Contact, gli atleti della Gran Bretagna quindi si apprestano a vivere quest'esperienza serenamente, senza assilli eccessivi di classifica. Con la speranza che rimanga tutto molto "friendly".
Good luck mates!!!




Il Canada e le sue buone intenzioni
Il capo delegazione canadese ha apertamente dichiarato quali sono gli obiettivi della sua nazione ai Mondiali di Kickboxing Juniores e Cadetti

Carl Gauthier non si nasconde, e ha affermato che il Canada è una delle migliori compagini iscritte. La delegazione di 64 elementi è giovane ma molto esperta, soprattutto in campo internazionale. Inoltre, sono tutti particolarmente competitivi e aggueriti. Full Contact e Semi Contact sono le specialità predilette sulle quali si punta per le vittorie più importanti. Il lavoro di selezione è stato certosino, ed è un compito che gratifica perchè sollecitato dall'aiuto importante delle istituzioni provinciali canadesi. Questo aiuto reciproco è un ottimo viatico, e si sta instaurando, quindi, la mentalità giusta per valorizzare in tutti i suoi aspetti il Kickboxing. L'onore canadese alla massima potenza per risultare vincenti, sempre.




Un Iraq d'assalto tenta l'impresa
La squadra medio orientale vuole partire in modo esplosivo per stupire pubblico e critica ai Mondiali di Kickboxing Juniores e Cadetti

Il capo delegazione Hassan Kwoon appare visibilmente emozionato quando parla della sua squadra. Ma è un'emozione dovuta alla forte voglia di stupire tutti. Partendo come outsider, l'Iraq si presenta con un organico di tutto rispetto nato da una preparazione difficile e faticosa. La specialità preferita è il Light Contact, e nel paese c'è un movimento che sta crescendo poco alla volta. Il fiore all'occhiello della squadra è Omar Chithea, ma siamo consapevoli che anche gli altri membri non sfigureranno. Allenamenti continui, anche quando gli altri tirano il fiato. Se ci fosse un riconoscimento per l'impegno, allora l'Iraq incamererebbe parecchi ori. Non resta che aspettare l'inizio delle qualifiche. Le parole devono essere seguite dai fatti, e l'Iraq è pronto a farlo con la sua esplosività.




Solo il meglio dalla Norvegia
Dal Nord Europa, la Norvegia arriva alla kermesse internazionale dei Mondiali di Kickboxing per migliorare ulteriormente ciò che è stato fatto in passato

La Norvegia è alla sua terza partecipazione mondiale, come dichiara il capo delegazione Per Andreas Ringsby, e l'intenzione è quella di migliorare quanto di buono è stato fatto negli ultimi anni, soprattutto nell'ultima edizione dei Mondiali che si sono svolti a Benkovac in Croazia. Ripetersi sarebbe straordinario, considerando che il numero delle nazioni partecipanti è aumentato visibilmente così come il livello tecnico. Per questo, il roster ha preso forma solo con gli elementi migliori e pronti sia fisicamente che mentalmente. In Norvegia, inoltre, il movimento del Kickoxing abbraccia in modo equo Light Contact, Semi contact e Full Contact, e con il sostegno delle istituzioni e del Comitato Olimpico si lavora senza sosta per la qualità delle infrastrutture e degli insegnamenti. I norvegesi sono sereni e convinti delle loro potenzialità, e se il buongiorno si vede dal mattino prepariamoci ad assistere a qualche pronostico stravolto.
La Russia è avvisata.




La contagiosa allegria del Sud Africa
L'allenatore del team africano entusiasta di questa esperienza internazionale, per l'organizzazione e la contagiosa allegria che si respira nell'aria

Dennis Bogenhagen, capo allenatore del Sud Africa, si comporta più da turista cha da membro ufficiale di una delegazione. Ed è questo lo spirito della squadra africana, ossia divertirsi e far scorrere tutto il più liscio possibile. E se arriveranno delle medaglie, ben venga. Con una rosa di 35 atleti specializzati nel Light Contact e Semi Contact, accolta calorosamente dallo staff del villaggio Stella Maris, anche il Sud Africa cerca di ritagliarsi il suo spazio, soprattutto per dare una risposta forte alla propria nazione che spesso si è mostrata indifferente a questo movimento sportivo. Un grosso augurio, quindi, a questa simpatica compagine.
Fateci divertire!




Croazia, duri a mollare
La compagine a scacchi è una delle favorite, e vuole dominare questi Mondiali con la forza e la combattività che li conraddistingue in tutto il mondo

La Croazia è arrivata a questo appuntamento dopo una sessione preparativa estenuante. Allenamenti mirati durante tutta l'estate hanno fortificato il roster in modo significativo. Marco Zaja, capo delegazione e allenatore, è molto concentrato ed è pronto a dare battaglia alle squadre più favorite (Russia, Canada, Italia, Ungheria). 93 atleti più altri 50 membri tra coach e accompagnatori non vogliono deludere le aspettative. Tanti campioni vogliono riconfermarsi e tanti altri vogliono raggiungere una gioia mondiale. Il Low Kick e il Full Contact sono il loro pane quotidiano, ma non disdegnano anche le altre specialità. Perchè se si vuole essere i migliori bisogna continuamente aggiornarsi. Solo così anche le istituzioni capiranno il valore di questo sano sport e daranno una mano concreta verso il cammino olimpico. Non è utopia, bisogna solo rimboccarsi le maniche e lavorare sodo. E in questo i Croati sono già i primi!




Ai Mondiali di Kickboxing parteciperanno 65 nazioni dei cinque continenti con oltre duemila atleti diretti da 80 arbitri internazionali. Il Palazzetto dello sport ‘A. Trincone’ di Pozzuoli sarà il teatro di questa manifestazione che prevede un flusso mai registrato prima in un evento mondiale per questo sport di alta spettacolarità che in Italia conta oltre 700 società sportive nazionali.


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Tel./fax +39 081 7346042

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Giorgio Longobardi

Press Office World Kickboxing 2008

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