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4 agosto 2010

Nell'ambiente pugilistico bolognese


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Nell'ambiente pugilistico bolognese e’ riconosciuto come un talento da tenere d'occhio . Eppure Hakim Chebakia 22 anni , originario del Marocco , ma residente a Bologna dal 1995 - si trova oggi escluso dalle piu’ importanti competizioni . Non ha infatti ancora lo status di cittadino italiano . Che sta aspettando gia’ da cinque anni . E' risaputo come la boxe abbia in se’ un'etica , una linea di condotta che educa lo spirito prima ancora del corpo : un buon pugile lavora duro , sa accettare una sconfitta , non umilia mai l'avversario e affronta a testa alta le avversita’ . Ma ci sono cose che neanche i jab e i ganci di un boxeur possono scalfire . Una , ad esempio , e’ la burocrazia italiana . E' quanto sta scoprendo Hakim Chebakia , ventiduenne originario del Marocco , promessa della boxe dilettantistica bolognese in quota alla storica palestra Tranvieri . “ Sono venuto in Italia nel '95 , all'età di sei anni - racconta - e cinque anni fa ho iniziato a praticare la boxe ' . Hakim - che parla con un perfetto accento bolognese - ha la faccia pulita di un adolescente e il fisico nervoso del peso gallo . Abita in un monolocale dalle parti della Bolognina , che divide con il fratello Momo , anche lui pugile dilettante Il suo record parla di ventidue match disputati in meno di quattro anni , con diciassette vittorie ( di cui sei per Ko ) e tre sconfitte . ' Sono state esperienze che mi sono servite moltissimo - continua – perche’ il bello della boxe e’ che ti permette sempre di imparare dagli errori ' . Quindici anni fa e’ arrivato sotto le Due torri insieme alla famiglia per potersi riunire con il padre . Da allora e’ sempre rimasto qui : dopo aver preso il diploma in un istituto alberghiero , ha lavorato come cameriere e come aiuto nelle cucine di un ristorante . La passione per la ristorazione gli e’ rimasta dentro , e oggi con il suo amico italo-tedesco Sven ha appena ottenuto il permesso per aprire un locale nel quartiere della Bolognina . Hakim si sente molto legato a Bologna: qui ha i suoi affetti , le sue amicizie , qui ha iniziato a farsi un nome nell'ambiente sportivo . ' Mi trovo bene in Italia , molti dei miei amici sono italiani . Non tutto pero’ è andato come avrei voluto . Come tanti altri , la mia famiglia e’ venuta qui perché sperava di trovare un futuro migliore . Questo in parte si e’ verificato , perché in effetti noi ci siamo ambientati molto bene . Nella mia famiglia lavorano tutti, e tutti pagano le tasse ' . ' Ma - ripete - per poter avere un futuro dignitoso , per avere le stesse possibilita’ di tutti , anche il paese ospite a un certo punto deve decidersi a trattarti come un cittadino. E io ormai inizio a perdere le speranze che questo accada , visto che sto aspettando di avere la cittadinanza da cinque anni , ma per una serie di intoppi burocratici non l'ho ancora ottenuta e vado avanti con i permessi di soggiorno . In alcune occasioni sembrava che la situazione dovesse sbloccarsi , ma ogni volta è venuto fuori un cavillo , un requisito che io non avevo e che faceva ripartire tutta la pratica daccapo ' . Lo status di cittadino italiano e’ essenziale anche per emergere nell'attività agonistica , come Hakim sta scoprendo a sue spese : ' Non posso partecipare ai tornei più importanti , come i campionati italiani e la coppa Italia . Ho anche perso delle buone occasioni . Un giorno Valerio Nati ( ex responsabile della nazionale Italiana Juniores ) e’ venuto ad assistere a un nostro allentamento . Alla fine mi ha fatto i complimenti , mi ha detto che avevo del talento . Il problema e’ che la Federazione Pugilistica non può far nulla per risolvere i tuoi problemi burocratici Oggi Hakim sta recuperando da un infortunio che lo ha costretto a una pausa forzata dal ring : la frattura di una mano , avvenuta a Roseto degli Abruzzi mentre disputava per il secondo anno consecutivo il ' Guanto d'oro ' . ' La boxe e’ uno sport che non ti lascia molto tempo per esprimere il tuo talento , cosi’ se sei escluso dalle maggiori manifestazioni diventa sempre piu’ difficile poter emergere . E' anche per questo che spero di poter passare nel professionismo prima o poi . Nella boxe professionistica tutti questi limiti legati alla nazionalita’ non ci sono ' . Ma al di la dei problemi , dell'infortunio e del tempo speso per l'apertura del locale , Hakim non ha certo dimenticato le sue ambizioni . ' Spero di poter tornare presto sul ring .




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